Pagina:Tre croci.djvu/185


— 173 —

e badavano di non mettere i piedi sopra certi fiori già putridi, caduti da qualche ghirlanda: anch’essi avevano macchiato il pavimento della piccola cappella.

Il prete, arrossendo e accennando con il mento la bara del Gambi, chiese:

— Come si è ammazzato?

Niccolò era pieno d’ira. Ma Enrico rispose:

— Con un nodo scorsoio.

II prete, allora, li salutò; andandosene come se avesse avuto furia, con l’ombrello; e il cappello in mano. Egli andava e veniva tra la sua casa e il cimitero; e non aveva mai tempo da perdere.

Era un cielo grigio; quasi giallognolo; con una umidità che bagnava tutto. Anche la cancellata del cimitero sgocciolava giù per le spranghe di ferro; le lapidi si lavavano e la cima dei cipressi restava nascosta nella nebbia; e, benchè fossero ormai le dieci, sembrava sempre l’alba. Siena, con un velo addosso che la faceva assomigliare ad una superfice tut-