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dovunque tu sia, non usar mai seco parole men che oneste né lontane dal vero. E fa’ che con la favella egli scorga la mera sinceritá del tuo cuore; perché non meno è potente, come io t’ho detto, la puritá e vaghezza dell’animo ad accender negli umani petti amore ed a conservarlo, che si sia la bellezza del corpo.

Maddalena. Cosi farò.

Coppina. Poiché del favellare abbiamo detto a bastanza, parleremo ora della avertenza che bisogna che tu abbia a non favellare né fare altro atto con alcuno maschero, se tu non conosci ch’egli sia il tuo amante, peroché la statura, la favella o qualche altra sua parte facilmente ti potrebbe ingannare. Però è necessario che fuor di maschera tu lo noti molto bene, né sará male se tu farai come faceva io, che, ballando col mio, sempre intrecciava le mie dita nelle sue. A questo io lo conosceva sempre ch’egli danzava meco in maschera, perché egli non mi aveva cosí tolto la mano in mano, che i suoi diti ne’ miei frametteva. Ed è cotesto un atto che alcuno noi farebbe, s’egli non fusse a cosí fare avezzo teco. A questo segno, unito agli altri, tu sarai sicura di non prendere uno per un altro. Ma d’una cosa m’era io scordata. Poniamo ch’egli suplichi quello che piú volte in lettere t’avrá domandato: che tu gli voglia dar udienza da solo a solo. Tu gli risponderai:— Dio sa, ben mio, quanto io desidero di far cosa che grata vi sia; ma io non ho comoditá di poter sodisfare in questo alla volontá vostra, per esser troppo guardata dalla signora madre. —

Maddalena. Quando io lo potessi fare senza dubbio della signora, che cosa volete voi ch’io gli risponda?

Coppina. Il medesimo. A te fa di mostrarti piú che puoi vergognosa ed onesta, mentre però non lo lievi affatto di speranza. Forse averrá che per molti rispetti tu non gli potrai dar risposta: in tal caso rispondigli con un dolce sguardo ed un ardente sospiretto, accompagnato dallo stringere della mano. Può essere che tu ballassi seco alla «gagliarda» e, finito il ballo, egli ti porgesse le pianelle, come si costuma. Fara’gli riverenza, e, nel porre dentro il piede, toccagli alquanto le dita della mano.