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CANTO D’INGRESSO DEL CORO


I guerrieri compagni d’Aiace entrano e si aggruppano dinanzi alla tenda d’Aiace.


coro
Di Telamone figlio, che reggi
Salamina, che siede sul mare
ond’è cinta, se tu sei felice,
145io m’allegro; ma quando t’investe
qualche colpo di Giove, o dei Dànai
qualche trista calunnia, io mi turbo,
tutto trepido, come pupilla
di pennuta colomba. Come ora,
150gran susurri all’orecchio ci giunsero
d’uno sconcio compiuto la notte
che or ora è trascorsa:
che, irrompendo sul piano battuto
dai cavalli, l’armento e la preda,
155quanta ancor ne restava, dei Dànai,
con la lucida spada tu avevi
sterminata, distrutta. Susurri