Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/34


Entra il Coro, composto di fanciulle d’Argo.

coro

Strofe

O figlia d’Agamènnone,
al tuo tugurio questa schiera d’amiche or viene.
Un uomo giunse, un uomo solito il latte a mungere
sui monti di Micene:
reca l’annunzio che ad offrire vittime
s’appresta la città,
come tre giorni volgano;
e al tempio d’Era ogni fanciulla andrà.

elettra

Amiche, non a fulgide
feste, né a vezzi d’oro
volge le penne l’anima
mia, sventurata, né dove io, fra i vortici
dei balli, il piede lanci, delle vergini
argive in mezzo al coro.
Passo la notte in lagrime,
di lagrime, ahi tapina, il dí m’abbevero.