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coro

Nobili sensi i tuoi, fanciulla, sono
ma duri son per te la Dea, la Sorte.

achille

Beato me, figliuola d’Agamennone,
alcun dei Numi renderebbe, ove io
sposa potessi averti. Io per te l’Ellade
reputo fortunata, e te per l’Ellade:
ché tu favelli in modo eletto, e degno
della tua patria: ché a pugnar coi Numi
tu rinunci, che son di te piú forti,
ed al bene t’appigli, e a ciò che vuole
necessità. Tanta maggior m’invade
brama di sposa averti, ora che ho l’indole
tua conosciuta: poiché tu sei nobile.
Ed aiutarti io voglio ora, condurti
alla mia casa; e sarà grande, e Tètide
lo sappia, il cruccio mio, se farti salva
contro i Danai pugnando io non potrò.
Bada, un male terribile è la morte.

ifigenia

Pronta sarà la mia risposta. Assai
suscita guerre d’uomini e sterminî
Elena, con la sua beltà, Signore,
tu non devi per me morir né uccidere;
e lascia ch’io salvi, se posso, l’Ellade.