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— E ci stai volentieri? Come ti tiene? Hai da affaticarti troppo?

— Oh, mi vuol bene!

Egli pensò: «Si è affezionata ora a lei, come prima a Ciacco e a Masa!». E disse, per timore e per riguardo di lei:

— Penserebbe male di te la tua padrona se mi trovasse qui? Dov’è ora?

— Tornerà più tardi del solito, oggi. Bisognerà ch’io le dica che ci è stato lei.

— Diglielo; non ti rimprovererà. Non devi esser bugiarda.

Egli, così, voleva alludere ai loro rapporti. E intanto si meravigliò del modo di fare di quella casa e di quella donna, di cui Ghìsola si preoccupava così poco. Ma anche rifletteva che ella doveva lavorare per vivere. Allora uno scrupolo lo prese: non doveva prometterle a un tratto il suo amore, per non offenderla: era stata la sua contadina, e avrebbe potuto non credergli. Ma, vinto dall’impazienza, domandò:

— E tu hai mai pensato a me?

Sentì che con queste parole s’era riallacciato al suo sentimento; e credette di chiudere dentro esso anche Ghìsola. Era necessario strapparla da quella gente, che la teneva con sè e che egli non conosceva!

Divenne taciturno, ed ella fece una di quelle mosse che rivelano di scorcio tutte le abi-