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venuto a Santhià, e vorrebbe che il fratello si rimettesse a far interessi comuni con lui. Glielo ha fatto dire da varie persone, ma il babbo ha risposto che lui fa conto di non aver fratelli, dacchè quello che aveva non è più degno di portare il suo nome, per la cattiva azione che ha fatta. Dice che è stato il disonore della famiglia e la rovina de' suoi figli, e non vuol sentirne parlare. Ecco. Dunque, tu, Vincenzo, bada a non venir più fuori colla tua novità del ragazzo nuovo, che ha il nome eguale al tuo, perchè gli fai dispiacere, al babbo. Questa mattina t'ha udito; ho visto io che il giornale gli si è messo a tremare nelle mani.

Vincenzo e le due sorelle maggiori avevano ascoltato con grande attenzione e curiosità quella lunga chiacchierata, e la prolungarono ancora con molte domande sui particolari, mentre la piccola Maria dormiva placidamente, colle braccia incrociate sulla tavola ed il capino sulle braccia.


III.

Da quel giorno il nuovo Vincenzo Dogliani, quel personaggio di cui non si poteva parlare ad alta voce, e che aveva una storia, divenne, nella immaginazione de' suoi cugini, una specie di