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per la nova... 49

tidiano, i bisogni materiali ed imperiosi della vita, soffocarono la passione, mi assorbirono tutta.

Ero triste, uggita. Non avevo a chi confidarmi. Avrei voluto ad ogni costo uscire da quelle angustie; ma non osavo scrivere alla mamma che la mia ambizione era stata illusoria, che tutte le mie belle speranze m’avevano condotta a quegli estremi. Il posto di maestra era occupato; e poi io avevo lasciato andare gli studi per buttarmi al telegrafo, e non avevo diploma. — Avrei dovuto tornare in famiglia senza guadagnar nulla.

— Mi vergognavo. Preferivo soffrire, vivere di ripieghi, fare qualche debituccio, ma lasciar ignorare alla mamma i miei guai, e salvare le apparenze.

Tirai avanti così quasi un anno. — Ero scoraggiata, delusa; non avevo più nè fede nè amori; ero stanca; mi pareva d’essere vecchia.


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