Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
i morti parlano. | 175 |
— Io credo che la scatola ha parlato — disse la donna. — Lo credo come credo a Dio. Ma ho giurato di non lasciare che alcuno vi porti la mano profana, finchè l’anima del povero Tobie Reed non abbia ricuperata la pace nella sua tomba.
— Sapete che, persistendo in questo silenzio, potreste essere condannata a morte?
La povera creatura, da pallida che era, si fece livida. La colse un tremito convulso; si guardò intorno smarrita, come per invocare soccorso; poi si nascose il volto fra le mani, e singhiozzò disperatamente. Non era un’eroina; non era neppure una donna forte; la morte le faceva una paura orribile.
Il giudice, vedendola in quello stato, le rivolse egli pure la parola:
— Voi avete diritto di trascurare per voi stessa, forse, quell’ultimo argomento di difesa; ma in coscienza non potete ricusare di addurlo