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istituzioni militari 183

il lato di ponente è occupato dal R. Teatro. Fu cominciato da Carlo Emanuele II, e terminato dalla reggente Maria Giovanna Battista di Nemours durante la minor età di Vittorio Amedeo II.

Lo scopo primitivo dell’edilìzio fu «per uso di una nobile accademia nella quale saranno alloggiati, oltre li paggi di S. A. R., la nobil gioventù della sua corte e forastieri, ove saranno ammaestrati negli esercizi d’ogni sorte d’armi, de’ cavalli, della danza, delle matematiche, e delle belle lettere».

L’accademia reale divenne scuola famosa di studi cavallereschi e ad essi accorrevano anche da lontane regioni giovani di nobil sangue ond’esservi educati. Chiusa alcun tempo per cagione della guerra, fu riaperta nel 1 maggio 1713. Ordinata ai tempi dell’impero a scuola militare sollo il nome di Liceo, ricevette nel 1815 novella organizzazione col nome di Accademia militare.

Nuove riforme furono introdotte da Carlo Alberto nel 1839 al primitivo regolamento, per le quali venne stabilito quanto segue:

Il numero degli allievi è fissato a 200 di cui 75 sono a spese del governo: di questi 75, 25 possono godere la pensione intera, e 50 mezza pensione. La pensione degli allievi è fissata a L. 1,200 annue, oltre il corredo di cui devono essere provvisti tanto i convittori che gli alunni di posto gratuito, secondo la nota già stabilita.

Per esser ammessi alla r. accademia militare gli aspiranti debbono avere i seguenti requisiti:

Essere di civil condizione;

Avere una complessione sufficientemente robusta;

Non essere inferiore all’età di 14 anni compiti, ne oltrepassare quella dei 16;

Essere suddito de’ r. Stati, salvo quelle grazie speciali che piacesse a S. M. di fare ai sudditi esteri;

Avere avuto il vaiuolo naturale, od essere stato vaccinato;

Non aver fatto parte di alcuna casa di pubblica educazione, od in caso contrario far prova di esservisi condotto lodevolmente;

Far prova, mediante un esame d’ammessione, di avere ricevuto un educazione primaria e di possedere i principii fondamentali della religione e della morale.

Un uffiziale superiore ha l’ispezione dello stabilimento. Un comanante generale ed un comandante in secondo, direttore degli studi, reggono l’ordinamento interno affidato a prefetti, luogotenenti e sottotenenti di sezione.