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go più alto, ritrovandosi una discesa maggiore di Mercurio, si poteva colla regola di proporzione conoscere questa nuova altezza.

Ma quì vi vuole un’avvertenza essenziale, che non isfuggi l’acume di Pascal. La proporzione anderebbe bene, se la densità dell’aria fosse la medesima a qualunque altezza, o sia distanza dal centro della terra; ma non è così: siccome in un mucchio di lana si trova più compressa la lana nel fondo, che nel mezzo, o nella sommità, e liberata dal peso, si dilata in un volume più ampio, così l’aria presso terra essendo caricata da tutto il peso dell’atmosfera, deve esser più densa, ed aver minor volume che l’aria in alto, che porta minor peso. È facile l’esperienza: una vescica flaccida, che contenga poc’aria, portandosi sopra d’un Monte, si va gonfiando, perchè a poco a poco si libera dal peso maggiore dell’aria; e perciò l’aria inchiusa per il suo elaterio si dilata. Cosa vuol dir questo? L’istessa quantità o massa d’aria, il cui peso sia uguale, exempli gratia, ad una linea di Mercurio, e che dall’osservazione occupa presso terra, per esempio, 12 pertiche d’altezza, l’istessa aria, dico, in un luogo più