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e notizie ec. 13

essendo caduta stilla di Neve, in tutta la Lombardia erano le strade polverose, come in Agosto. Dopo brevi pioggie verso l’Equinozio, successe una Primavera calda come la State, ed una State ardente, come in Soria, sicchè non potevano gli uomini, e gli animali più vivere, e molti spezialmente i Cani andavano in rabbia; ed una Coorte di altre malattie infestò il popolo, spezialmente nei Quartieri larghi della Città, ove ampiamente si raccoglie il Sole, ed il calore; e questo secco, e questo caldo durò sino all’Equinozio di Autunno (differente in ciò dall’anno nostro, in cui l’Estate, come sapete, fu assai temperata).

14. Eppure ancora più fiero fu il quarto anno dopo, 1694. Per tutto Gennajo, scrive il Ramazzini, soffiarono venti boreali con perpetua serenità del Cielo, sicchè polveroso era il suolo come di Estate, e passò tutto il Verno senza goccia d’acqua caduta dal Cielo. Dopo alcune buone pioggie intorno all’Equinozio, successe un Aprile caldo, come suol essere il Giugno; ed il resto della Primavera, e tutta la State si passò con secco pertinacissimo, e con intollerabile caldo, l’Autunno seguendo l’istesso tenore, almeno