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l’Equinozio, col decorso de’ Secoli andava anticipando tanto, che nell’Anno 1582. in cui seguì la correzione, accadeva agli 11 di Marzo, cioè, 10 giorni prima del supposto. Perciò un Plenilunio, che fosse accaduto tra gli 11. e li 21. di Marzo, non era tenuto per Pasquale, benchè realmente lo fosse secondo la verità della Legge. Si aspettava il Plenilunio seguente, e Pasqua si celebrava un mese dopo del dovere.

Per rimediare a questo capo d’errore, il Papa Gregorio XIII. dopo molte discussioni, coll’avviso d’un’Astronomo Veronese, chiamato Zilio, restituì prima l’Equinozio ai 21. di Marzo, troncando 10. giorni nel Mese d’Ottobre (dai 4. ai 15.) dell’Anno 1582. Poi, perchè restasse in perpetuo fisso in tal giorno 21. di Marzo, stabilì che ad ogni 400. anni si ommettessero tre Bissestili, in tre Anni Secolari (era più esatto sopprimere un Bissestile ad ogni 128. Anni, che dava la misura dell’Anno di Giorni 365. h. 5. m. 48. sec. 45. con ciò poi vi vorrebbe un Ciclo Solare di 400. Anni, che restituisce l’ordine delle lettere Dominicali: si supplisce); il che cominciossi a fare nell’Anno 1700, e così si farà nel 1800 e 1900., il due Mila resterà