Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 1 - 1802.djvu/232


e notizie ec. 185

stabile, e l’aria, una nuova corrente, o circolazione di venti? (poichè ogni vento dee terminar finalmente in un circolo d’aria, più, o meno esteso: altrimenti un Paese resterebbe vuoto; e così al vento del Nord-Est che resta nell’Inverno alla China, ed in Europa, dee somministrar materia il vento di Ovest, che per l’Oceano Atlantico, e per il Mar Glaciale giri da quella parte).

18. Lo stesso deve dirsi del Solstizio d’Inverno al Polo Antartico, dov’è il colmo della State; dovendosi fare una rivoluzione ancora più violenta a quella parte, per esser il Sole in Perigeo, della qual rivoluzione dee risentirsi ancora l’Emisfero Settentrionale, e ricever una nuova costituzione sino all’Equinozio, o forse al seguente Solstizio. Conviene però avvertire due cose: la prima, che la stagione stabile può esser buona in un clima, cattiva in un altro (dove il circolo de’ venti arresterà la massa de’ vapori); l’altra, che non si dee computare qualche breve mutazione di tempo, prodotta in questi intervalli dai punti Lunari, l’impressione generale riguadagnando ben tosto la sua superiorità.

19. Tali vicende in pieno sonosi verificate