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to di questi due venti generali, che s’incrocciano, deve comporsi, e dirizzarsi per la diagonale, onde il vento di Tramontana piegherà ad una quarta di Greco, e quello d’Ostro ad una quarta di Sirocco. Ora la permutazione di questi due successivi venti non si può fare se non verso li due Solstizj. Allora sotto il Polo, il giorno è divenuto già di tre mesi; il calore è cresciuto a dismisura sino a gareggiare, e superare quello della Zona Torrida. Ciò accade in Giugno, ed allora, testimonio gli Accademici Francesi, squagliansi le nevi, fondonsi i ghiacci, romponsi le brume, le caligini, le dense nubi. Un ammasso tale di vapori, con la rarefazione in parte dell’aria, e tante cagioni combattenti non dovranno produrre replicate violenti procelle, che si stendono per gran tratto dell’Emisfero Boreale, ed anche fuori? Non dovrà l’Atmosfera acquistare una profonda impressione? e se in lontani Climi sia stata spinta la massa dei vapori (altrimenti, se no, una resistenza così forte deve essere quasi invincibile alle forze minori degli altri mesi) se, dico, in lontani Climi era stata spinta la massa de’ vapori, non dovrà in questo mese prender possesso una stagione