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sa generale de’ vapori in un Emisfero, non può cambiarsi se non per una gran rivoluzione, quale può succedere solamente nelle gran conversioni delle stagioni, che sono gli Equinozj, ed i Solstizj.

17. E quanto ai Solstizj, conviene considerare un altro vento generale, ed è una corrente d’aria da un Polo all’altro, che nell’Inverno tende dal Nord al Sud, nell’Estate dal Sud al Nord. Di questa corrente saremo persuasi, sol che vogliamo riflettere, che nella Zona Glaciale, e sotto i Poli, l’anno tutto è diviso in una sola notte, ed in un sol giorno. Nei mesi del nostro Verno, quando il Sole scorre i segni Meridionali, al Polo Artico non leva mai; ivi però colla notte eterna regnano le nevi, le brume, i ghiacci, e col freddo, e coi ghiacci l’atmosfera si condensa, l’aria divien pesantissima; onde per ragion dell’equilibrio, deve scorrere, e scaricarsi nell’Emisfero Meridionale, ove l’aria è rarefatta per esser colà Estate, o giorno perpetuo. Quindi li venti Settentrionali, che per lo più soffiano nel Verno; all’oppposto nella State per la medesima ragione devono predominare li venti Meridionali, come di fatto si scorse dalla nostra Tavola; osservando però, che il mo-

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