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166 osservazioni,

lio scintillante, un baleno muto, pareva nell’aria, e nelle nuvole; tanta era la copia, e l’agitazione del fuoco elettrico, sgorgato dalla terra, e portato con immensità di vapori dai venti d’Ostro. Non parlerò delle rotte de’ Fiumi pur troppo note; non vi fu ruscello che non facesse per la sua possa estremi guasti. Furono atterrate case, e muraglie, affogate persone molte, colmate valli, e campi di pietre, e sabbia, per non iscoprirsi mai più.

OTTOBRE, e NOVEMBRE.

59. Scaricato così il Cielo da’ vapori, o cambiato il vento d’Ostro in Tramontana, questi due mesi per Divina Provvidenza ebbero de’ lunghi intervalli sereni; sicchè potè farsi ne’ Campi liberi la semente, asciugarsi molte acque, chiudersi le rotte de’ Fiumi, godersi un residuo di pascoli, di gran conseguenza in un anno scarsissimo di fieni, e foraggi, rapiti in parte dall’acque di Maggio, parte dall’asciuttore che regnò in Estate, e dalle innondazioni dopo.