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622 LIBRO ancora la Raccolta ile Pittori, Scultori ed Architetti Modenesi, stampata nel 1662. Nell anno 1674 si videro uscire in luce le Vite de’ Pittori napoletani e de’ genovesi, scritte le prime da Giambattista Bongiovanni, le seconde da Raffaello Soprani. Tutti questi libri però, se contengon notizie alla storia dell’arte assai utili, sono scritti con sì infelice stile, con sì poco ordine, e spesso ancora con sì poca esattezza, che perciò si è creduto opportuno o il far nuove e più corrette edizioni della maggior parte di tali opere, o lo scrivere altre opere più esatte e più erudite sullo stesso argomento. Lo stesse dee dirsi della Felsina Pittrice del conte Carlo Cesare Malvasia, divisa in due tomi, e stampata in Bologna nel 1678. Fu questi il più dichiarato impugnator del Vasari, contro del quale spesso si volge pel poco conto che a lui sembra ch’egli abbia fatto de’ pittori bolognesi. Ma il Vasari trovò difensori nella sua patria, e il Baldinucci principalmente sì nelle sue Notizie de’ Professori, come nel Dialogo intitolato la Veglia si studiò di difenderlo, rilevando insieme gli errori del Malvasia, che certo non ne è esente. Nè sol da Firenze, ma ancor da Roma levossi un avversario contro questo scrittore, quando però egli era già morto. Fu questi d) Vincenzo Vittoria patrizio veneziano, che in Roma nel 1703 pubblicò alcune lettere col titolo: Osservazioni sopra il libro della Felsina Pittrice per difesa di Rafaello da Urbino, de’ Caracci, e della loro Scuola, a cui fece risposta nel 1705 Giampietro Cavazzoni Zannotti colle Lettere famigliari scritte ad un