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XXV. D«IU guerre di riunii ri: nolixie «lei Cardinal Beni ìvoglio e del P. Strada. GlO TERZO Lollino vescovo di Belluno si leggon tra quelle (di questo vescovo, e una italiana è inserita ne’ Discorsi morali di Flavio Querenghi! p. 347). XXV. Nulla meno delle guerre civili di Francia furon famose in Europa quelle di Fiandra, che diedero occasione ed origine alla nuova Repubblica delle Provincie Unite, e in cui tanti celebri condottieri d’armata dall’una c dulf altra parte segnalarono il loro valore e il lor senno. Esse ancora perciò ebbero molti scrittori in Italia} e alcuni ne abbiamo accennati fin dal secolo precedente. In questo io non farò menzione di quelle di Pompeo Giustiniani, di Gabriello Niccoletti, di Pier Francesco Pieri e di alcuni altri meno illustri scrittori. Due sono quelli che quasi a gara 1 uno dell’altro avendo preso a trattare questo argomento, l’han maneggiato per modo, che le loro Storie, dopo replicate edizioni, sono ancora avidamente cercate , e ancor si leggon con frutto: il cardmal Guido Bentivoglio e il P. Famiano Strada della Compagnia di Gesù. Facciam prima conoscere questi due scrittori , e direm poscia delle Storie da essi composte. Il primo ha parlato abbastanza di se medesimo nelle sue Memorie o Diario, e nelle sue Lettere, perchè ci sia necessario di molta fatica per raccoglierne le notizie. Egli era figlio del marchese Cornelio Bentivoglio e d’Elisabetta Bendedei, ed era nato in Ferrara nel 1579. Fatti in patria i primi studi, passò nell’anno 1 5q3 a Padova per coltivare le scienze} e fece conoscere quanto felice ingegno avesse per ciò sortito. Dopo la morte del duca Alfonso II, seguita nell’anno 1^97,