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5c)8 tlBTlO Chiesa di Milano vengon mirabilmente illustrate. Le Dissertazioni su’ SS. martiri Gervaso e Protaso, Nazzario e Celso, Arialdo ed Erembaldo, e quella su’ sepolcri de’ SS. Ambrogio, Satiro e Marcellina loro sorella, e la Vita dell’arcivescovo Lorenzo primo di questo nome, son piene anch’esse di scelta erudizione, benchè non sieno esenti da qualche errore. Ma le opere stampate del Puricelli sono la menoma parte di quelle che da lui furon composte. Si vegga il lungo e minuto catalogo datocene dall’Argelati (ib. t 2, pars 1, p. 1135), e si faranno le maraviglie coni’ ci potesse scrivere su tanti e sì diversi argomenti, principalmente di storie ecclesiastiche. Io ho avuta la sorte più anni addietro, per singolar gentilezza del ch. signor dottore Baldassarre Oltrocchi prefetto della biblioteca Ambrosiana, di vederne e di leggerne un gran numero, e confesso ch’io non finiva allora di ammirare e l’instancabile pazienza del Puricelli nel raccogliere sì gran copia di monumenti, e l’erudizione vastissima nel farne uso. Ei si era applicato principalmente a radunare gli antichi monumenti degli Umiliati, dei quali anzi si dice comunemente, e affermalo ancor l’Argelati, ch’egli scrivesse la Storia. Ma, a dir vero, ei non la scrisse. Egli adunò bensì una rara copia di pergamene, e ne fece copia’ 7 c non solo dagli archivii milanesi, ma li trasse ancora da molte altre città d’Italia per mezzo di eruditi amici, e raccolse quante potè trovare notizie su questo argomento, le quali veggonsi sparse in diversi codici dell’Ambrosiana. Scrisse ancor qualche cosa sugli uomini