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degnissimo di esser posto nel numero de’ più benemeriti di questi studi, e il cui nome nondimeno non è sì celebre, come esser dovrebbe tra’ dotti. Perciocchè egli fu il primo che, non pago di ricercare gli archivi e le biblioteche, come altri aveano già fatto, per trarne lumi alle loro Storie opportuni, prendesse ancora a far pubblica una bella raccolta di antiche Cronache , e a dar con ciò la prima idea della grand’opera eseguita poi dall’immortal Muratori colla sua collezione degli Scrittori delle cose italiane. Era egli nato in Capova nel.1598, e dopo i primi studi dell età fanciullesca, mandato a Napoli alle scuole dei Gesuiti, vi apprese la filosofia, la matematica, la lingua greca, e arrolatosi poscia nel clero , aggiunse a questi studi que’ della civile e dell’ecclesiastica giurisprudenza e della teologia; e formatasi in casa una privata accademia, venivaslspesso co’ suoi accademici esercitando nel ragionare or di uno or di altro argomento. Fu poscia inviato a Roma, ove conversando co’ dotti che ivi erano, e visitando diligentemente gli archivii e le biblioteche, formò l’idea di raccoglier quante più potesse cronache e monumenti che concernessero la storia de’ bassi tempi, e quella singolarmente della sua patria e di tutto il regno di Napoli. Grandi furono le fatiche che perciò il Pellegrini sostenne ne’ molti viaggi eli’ ei fece, e grandi spese ancora convennegli fare per copiare cotai monumenti, e per formarsi innoltre, com’egli fece nella propria sua casa, una pregevol raccolta di antichità d’ogni genere, che poscia, lui morto, andarono miseramente