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TERZO 557 Era egli nato in Libino nel 1G19, e dopo essere stalo istruito negli studi dell’amena letteratura in (lagli , e nella giurisprudenza in patria , ove anche in età di dieciotl’anni anni n’ebbe la laurea, passò a Roma. Ivi egli presto rivolse a sè gli occhi di tutti non solo pel felice ingegno e per la molteplice erudizione che in lui si vide, ma anche per la prudenza e per la destrezza nel maneggio de’ pubblici affari. Perciò mandato in Ispagna per trattare a quella corte di negozii assai rilevanti, adempiè sì bene l’ufficio impostogli, che da Alessandro VII fu nominato primo tesoriere, poscia assessore della Nunziatura di Spagna , e tornato dopo 13 anni a Roma , ebbe l’impiego di giudice delle appellazioni da lui sostenuto con tale integrità e con tal vigilanza , che non vi ebbe chi di lui si dolesse. Fu indi uditore della legazione di Urbino per tre anni, e poichè da essa fu rimesso a Roma. ebbe successivamente gl’impieghi e le dignità di esaminatore del clero , di segretario de’ memoriali, di canonico della basilica Vaticana, di prefetto de’ sacri cimiteri di Roma e dell’archivio di Castel S. Angelo. Fra le occupazioni che questi suoi impieghi gli davano, ei trovò tempo di coltivare per modo lo studio delle antichità, che non v’era forse in quel tempo chi gli si potesse paragonare; e lo studio da lui posto su’ greci e su’ latini scrittori , e le diligenti osservazioni su tutto ciò che orane meritevole, da lui fatte in Roma e ne’ diversi suoi viaggi, lo arricchirono di quelle cognizioni che erano a ciò opportune. Si accinse fra le altre cose a esaminare