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Sii questa? Se io dico che i Seneca hanno recato gran danno alla romana eloquenza, ciò è perchè i Seneca sono spagnuoli. Se accuso Seneca il filosofo di empietà e d’ipocrisia, il fo perchè egli è di nazione spagnuolo. Perchè sono spagnuoli, io affermo che Lucano e Marziale hanno corrotto la poesia latina. Io non parlo di Cornelio Balbo, nè d1 Igino, perchè sono spagnuoli. Perchè Quintiliano è un uomo di raro merito, io muovo dubbio intorno alla sua patria, e vorrei farlo credere nato in Italia. Io antipongo nel carattere morale Plinio a Seneca, perchè Plinio è italiano, Seneca è spagnuolo. Traiano, Adriano e Teodosio furono imperadori degni di molta lode, e perciò io dissimulo eli’ essi fossero spagnuoli. Ma di grazia, sig. abate Lampillas, come sa ella che io abbia operato per questi fini? È ella un Dio che vede l’interno de’ cuori? O è ella un profeta che dal Cielo è scorto a conoscer le cose più occulte? Io nego solennemente di aver avuto un sì basso motivo nel mio scrivere, e protesto in faccia a tutto il mondo che non è mai stata questa la mia intenzione. O ella pruovi ch’io l’ho avuta, o io ho diritto di esigere soddisfazione del torto che mi vien fatto. Io posso bensì affermare con più ragione che il sig. abate Lampillas non ha usata nel suo scrivere quella buona fede che dagli uomini onesti non deesi mai dimenticare: i.° perchè egli mi fa dir cose ch’io non ho dette: 2." perchè mi accusa di aver dissimulate cose eli’ io non ho in alcun modo dissimulate: 3.1’ perchè dissimula egli stesso più cose che fanno m mio