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tei\zo Gp fondata principalmente sul lici to deir Eritreo (Pijuicoth. pars 1, p. 272) pars 3,n. 59), è ch’egli avendo colle sue opere incorso lo sdegno di alcuni potenti, assalito una notte in casa nel suo proprio letto da alcuni armati. fosse così fieramente battuto e pesto con sacchetti pieni d’arena, che poco appresso se ne morisse. Ma le ragioni per dubitar di tal fatto, prodotte prima da Apostolo Zeno (Note al Fontan. t. 2, p. 139), e poi dal conte Mazzucchelli, mi sembrano di tal peso, ch’esso debba considerarsi almeno come molto incerto. Vuolsi però avvertire che agli scrittori, da’ quali si narra tal cosa, accennati dal conte Mazzucchelli, deesi aggiungere ancora il suddetto Cardinal Bentivoglio , il qual però ne parla soltanto come di opinione ricevuta comunemente. E potè forse avvenire che il Boccalini avesse veramente quell’efficace avviso di scrivere più cautamente, ma che non dovesse ad esso la morte. La più celebre opera del Boccalini sono i sopraccennati Ragguagli di Parnaso, ne’ quali egli fingendo che innanzi ad Apolline si rechino relazioni, doglianze ed accuse, acciocchè egli ne giudichi, prende occasione or di lodare, or di biasimar più persone , e le azioni e le opere loro. Essi non avrebbero forse avuto quel grande applauso che ebbero, se i tratti mordaci e satirici che l’autore vi ha sparsi, non ne rendessero a molti piacevole la lettura. Certo i giudizii che il Boccalini dà in questi racconti, non sono sempre i più esatti e i più conformi al vero. Delle molte edizioni, delle traduzioni, delle giunte fatte ad essi ragiona a lungo il suddetto conte