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7 4 LIBRO Fantastici, de’ Negletti, degli Assetali, degl*Infecondi, e più altre, delle quali è inutile il qui ripetere i nomi, poichè altri monumenti non ne abbiamo, se non che quegli accademici si radunavano a recitare de’ versi, e che da alcune di queste accademie si pubblicò qualche poetica raccolta; notizie che all’italiana letteratura non accrescon gran pregio. atteso singolarmente il gusto poco felice di tali poesie. Di più distinta e più onorevol menzione sarebbe degna l’Arcadia, fondata in Roma nel 1690, perciocchè il fine che questa illustre adunanza si prefisse, basterebbe esso solo a renderne memorabile e glorioso il nome. Prese essa a muover guerra al pessimo gusto da cui quasi tutta l’Italia era miseramente compresa, e a ricondurre le Muse sul buon sentiero dal quale tanto eransi allontanate. Il principal fondatore e padre ne fu Giammario Crescimbeni maceratese, a cui più altri, compresi da somigliante zelo, si unirono, e fra essi furono i più famosi Vincenzo Leonio da Spoleti, Silvio Stampiglia, l ab. Gianvincenzo Gravina, Benedetto Menzini, Alessandro Guidi, Giuseppe Paolucci da Spello, l’avvocato Giambattista Felice Zappi, l’ab. Pompeo Figari e l’ab. Paolo Antonio del Negro. Ma essa, più che al secolo XVII, appartiene al nostro presente, e perciò non è di questo luogo il parlarne; e ancorchè pure ne dovessimo qui far parola, tanto già se 11’ è detto da mille scrittori , che poco utile sarebbe il trattenersi nel ragionarne. Di alcuni però tra’ poeti che ne furono i fondatori, e che di poco toccarono il secol presente, diremo, ove sarà luogo a