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48 LIBRO lumi diede egli ancora a Niccolò Crasso il giovane, per le annotazioni con cui questi illustrò i libri sulla Repubblica veneta del Cardinal Contarini e di Donato Giannotti (ivi, p. 330). Felice Osio fu da lui animato a pubblicare e a rischiarare con note la Storia di Albertino Mussato, e perciò Lorenzo Pignoria, che dopo la morte (’) dell’Osio la diede alla luce, al Molino stesso la dedicò, facendo nella lettera dedicatoria un luminoso encomio del suo mecenate: Hœc omnia tibi, Domine, cui Mussatus vitam hanc posthuman debet, et acceptam fert, ego tibi inscripta esse volo, ut meritorum in me tuorum testimonium apud nostros et posteros sient, cum te res meas inter et tuas nihil umquam discriminis constitueris, quae tua est benignitas, et mihi qua ope, qua consilio benefacere numquam intermittas. Macte animo et virtute; atque adeo bonarum litterarum perennaturo incremento, quod tu eo studio urges, ut neque libris instructissims tuæ Bibliotecæ parcas, neque opibus neque sumptibus, dum modo hic nostræ Italicæ Terræ angulus aspiret ad fastigium veteris in humanioribus studiis (*) Non dopo la morte dell’Osio, ma unitamente con lui si acciuse il Pignoria a pubblicare le Storie del Mussato, l’edizion delle quali, cominciata nel 1627, non fu compiuta che nel i636, cinque anni dopo la morte di nmendue, perciocché e il Pignoria e 1’Osio Oniron di vivere nella crudel pestilenza del i63i. Con ciò dee correggersi ancora ciò che della morte dell’Osio e della continuazione del Piguoria ho scritto nella prima ediedizioue a pag. 257.