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483 LIBRO conversazione di monsig. Marcello Severoli, a cui interveniva frequentemente, era considerato come uno de’ principali ornamenti di quelle illustri adunanze, e così pure dell’Arcadia di Roma, benchè le sue troppo più serie occupazioni non gli permettessero il coltivare la poesia. Ma egli fu da immatura morte rapito nel più bel fiore delle speranze, a’ 17 di giugno del 1707, in età di soli 38 anni. Il conte Mazzucchelli, da cui abbiam tratte in compendio queste notizie, ci ha ancor dato il catalogo (Scritt. ital. t. 2, par. 1, p. 51, ec.) di tulle le opere da lui composte e date alla luce , che oltre diverse particolari edizioni, furono anche fino a undici volte almeno congiuntamente stampate. Fra esse si hanno in grande stima i due libri De Praxi medica, stampati la prima volta nel 1696, mentre egli era ancora in età assai giovanile, i quali talmente parvero opera d’uom consumato e maturo , che nacque dubbio in alcuni che il Baglivi, avendo trovata un’opera inedita di qualche valoroso medico, l’avesse spacciata qual sua , e forse il dubbio avrebbe trovata fede, se coll’altre sue opere ei non avesse poi sostenuta la fama che con quella erasi conciliata. Molte delle opere del Baglivi appartengono all’anatomia, e singolarmente i quattro libri De Fibra motrice ac morbosa, ne’ quali però M. Portal si duole (t. 4 > P- 2491 C^1C dopo avere disapprovati coloro che di ogni cosa forman sistema, si mostri egli pur non esente da questo difetto. Due accuse venner date al Baglivi riguardo a quest’opera, cioè di aver