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T’*’ LIBRO monumenti, renderanno eterna la memoria del Malpighi le molte dottissime opere da lui pubblicate, delle quali dobbiam or dare una breve idea. Furono esse, oltre diverse particolari edizioni, stampate congiuntamente in Londra nel i(586. in due tomi in folio, e un altro tomo, che abbraccia le opere postume, ne fu ivi stampato a spese della Società nel 1697. Io non ne farò un minuto catalogo, ma solo delle più celebri accennerò gli argomenti e le principali scoperte. Il polmone, viscere per f addietro mal conosciuto, fu il primo oggetto delle ricerche di questo grand1 uomo. Ei ne esaminò e esattamente ne descrisse la sostanza , la struttura, le parti diverse; ne vide i vasi arteriosi, e fu il primo che col microscopio vedesse in esse aggirarsi il sangue, e ne trasse la spiegazione e i rimedii di varie malattie che in quella parte si formano. Nel cervello ancora ei s’innoltrò assai più che non si fosse finallora fatto, e sulla sostanza di esso, e sulle minute parti onde è composto, fece osservazioni agli altri anatomici sconosciute. Colla medesima diligenza prese ad esaminare la lingua, e primo fra tutti ne descrisse le papille nervose; e da esse passando all1 organo del tatto, spiegò come da altre somiglianti papille, che son nella pelle, possa esso formarsi. Il fegato ancora fu dal Malpighi esaminato , e lo stesso egli fece riguardo alle reni e a’ lor vasi sanguigni, e alla milza da lui descritta, dice M. Portal, con tanta esattezza, che tutte le osservazioni da lui fatte posson \