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4«4 * libro (Scritt viccnt. t. 5. p. 2 38, ec.). Gian Domenico Scamozzi, buon architetto egli pure, fu il padre di Vincenzo che nacque in Vicenza nel 1550. In età di soli 17 anni cominciò a dare disegni di fabbriche, e i disegni del giovinetto Scamozzi furono altamente applauditi. Il desiderio di meglio istruirsi col veder le opere de’ grandi maestri dell’arte il trasse a Venezia, ed ivi ancora diè pruove del suo valore , e in età di a 2 anni scrisse un trattato in sei libri De’ Teatri e delle Scene, che però non ha veduta la luce. Da Venezia passò a Roma e a Napoli, e tutto occupossi nel contemplare e nel disegnare que’ venerandi monumenti d’antichità; e frutto di queste sue ricerche fu la Descrizione eh1 ei ne pubblicò in Venezia, ove tornato da’ suoi viaggi fissò il soggiorno nel 1583, co’ rami disegnati dal Porro, opera nondimeno che al Temanza non sembra degna di quelle lodi di cui altri l’hanno onorata. Questo scrittore annovera le pubbliche e le private fabbriche dallo Scamozzi disegnate in Venezia, fra le quali sono le più memorabili quelle adiacenti alla libreria di S. Marco, e le Proccuratie nuove. Nel 1585 tornò a Roma cogli ambasciatori della Repubblica al nuovo pontefice Sisto V, e indi passò a Vicenza, ove diè compimento al famoso Teatro olimpico in occasione della solennissima rappresentazione che vi si fece dell1 Edipo di Sofocle, da noi altrove accennata. Diè ancora in Venezia il disegno per la nuova fabbrica del Ponte di Rialto; ma ei non ebbe la sorte di essere trascelto a eseguirla, e l’incarico ne fu dato ad Antonio