Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/308

396 LIBRO dissonanza, e le ragioni di esse; principii, conie osserva 1’ab. Andres (p. 188), adottati poi^ benché esposti sotto altra forma, dall1 Eulero, il quale avrebbe potuto citare il Galileo, e con. cedergli l’onore di tale scoperta. Molti punti appartenenti all’ottica, alla diottrica e alla catottrica esaminò egli in diverse sue opere, e più ancora gli sarebbe questa scienza tenuta, se non si fosse smarrito il trattato da lui scritto De visti et coloribus, che insieme con più altre scritture del Galileo fu da un ignorante nipote di questo grand’uomo gii tato al fuoco. Riguardo alia calamita, egli seguì 1’opinione Alter Cod. MS. ejusd. Il ibi. sign. D. 328 in fol. Trattato delle fortificazioni del Galileo. Incomincia. Modo da tirare una linea, ec., e termina come sopra. Breve Trattato del sig. Galileo Galilei lettor di Mathem. nello studio di Padova dove per via di compendio insegna il modo di fortificar le città et di espugnarle, diviso in due parti. 25 maggio i5<)3. Usavano anticamente per difesa, ec. Termina Però non dovrà alzarsi sopra la cortina meno di sette o otto braccia. * * Secoiula parte ove V autore ragiona de’ modi iT offendere et assalire le fortezze. Si è nella parte di sopra ragionato quali sieno i più opportuni modi per assicurare le città e fortezze dalle forze de’ nemici, Hora in questa seconda parte per V apposito dobbiamo ragionare di modi cT offendere , et assalire le medesime fortezze. Tra’ quali modi si connumerano le batterie, le scalate , gli assalti, le mine, la zappa, et altri, come nel progresso si vedrà, ec. Sieguono poi li triangoli equilateri, ec., come nell altro codice.