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SECONDO 205 Queste rime a me sembra che troppo siano state esaltate dal Crescimbeni (Comment. della volg. Poes. t. 2, par. 2, p. 298 ed. rom. 1710), e troppo depresse dal Fontanini (Bibl. dell Eloq. ital. colle note del Zeno, t. 1, p. 485). Finalmente il cardinale scrisse in difesa della sua Compagnia un’opera intitolata Vindicationes Societatis Jesu, quibus multorum accusationes in ejus institutum refelluntur, stampata in Roma nel 1649, nella quale se io dirò che con molta forza ei ribatte le accuse che a’ Gesuiti allora si soleano apporre, non otterrò presso molti maggior fede di quella clic l1 autore medesimo ha ottenuta; e perciò ne rimetterò il giudizio a’ saggi ed imparziali lettori dell’opera stessa. XIX. Niuna Storia generale dell’Eresie ebbe in questo secol l’Italia, perciocchè quella del Bernini non vide la luce che nell’anno 1705. Ma di una fra le antiche, cioè di quella di Pelagio, fu scritta la Storia da uno de’ più dotti uomini di cui possa vantarsi lo scorso secolo. Ognun vede eh* io parlo del Cardinal Arrigo Noris agostiniano, di cui 7 dopo altri autori, hanno scritta con particolare esattezza la Vita gli eruditissimi fratelli Ballerini innanzi alla bella edizione delle opere di esso che ci han data in Verona nel 1732, e noi perciò ne accenneremo solo, secondo il nostro costume, le più importanti notizie (a). Verona fu la patria di (a) La ^ ita del Cardinal Noris è stata scritta anche da monsig. Fabroni (Vitae Italor. 1. 6} p. B).