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PRIMO ^ ,4q nel 1662 col ritratto e colla Vita dell’autore, scritta da Pietro Bellorio. Egli era uomo assai colto in ogni genere d’erudizione; e ce ne fanno fede non solo le osservazioni fatte da lui ne’ suoi viaggi, ne’ quali spesso confronta le relazioni degli altri scrittori, accenna le iscrizioni, le statue ed altri monumenti antichi, e illustra in più cose l1 antica geografia, ma anche le molte opere di diversi argomenti da lui pubblicate, o apparecchiate per la stampa, delle quali si può vedere il catalogo presso l’Allacci (Apes urban.). Ei fu amicissimo del celebre Giambattista Doni, il qual con breve ma magnifico elogio dice (De Praestantici Musicae vet. l. 3, p. 141) che nel Valle unicum ferme hodie habemus expressum cintiqucie illius ac Romanæ virtutis exemplar. Questo medesimo scrittore esalta con somme lodi e la molta perizia che il Valle avea nelle lingue orientali, e la profonda cognizioni della musica di cui era fornito, per cui componeva egli stesso cantate che unite insieme dovean pubblicarsi in breve, ed avea strumenti sceltissimi di più maniere (Donii Commerc. litter. Flor. 1754 p 132, 151 , 225). Pietro finì di vivere in Roma nel 1652, e fu sepolto nella chiesa d’Araceli. V. L’ultimo che in questo secol ci diede la Relazion dei suoi viaggi, e che nella loro estensione superò tutti gli altri, fu Francesco Gemelli Carreri avvocato napoletano, che dopo aver fatto nel 1683 un viaggio per l’Europa, di cui pubblicò il primo tomo soltanto, dieci anni appresso intraprese il giro di tutto il mondo, lo compiè felicemente nel 1698, e ne diè alle