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3014 LIBRO ebbe pel Beazzano, e de’ diversi viaggi che questi fece per ordine del primo, di varie commissioni che gli furono affidate, parla il conte Mazzucchelli; il quale poi, sulla fede del Zilioli, aggiugne che nel fior degli anni assalito da gravissima infermità e specialmente dalla podagra, dovette ritirarsi a vita tranquilla prima in Verona, poi in Trevigi, ove passò gli ultimi diciotto anni della sua vita. È incerto ugualmente l anno della nascita e quel della morte di questo poeta. Ma poichè egli era al servigio di Leon X nel 1515, è probabile ch ei nascesse verso la fine del secolo xv. E se egli pubblicò veramente, come dal Mazzucchelli si afferma, una Canzone per una vittoria riportata sopra de Turchi fanno iòji, è manifesto che fino a quell’ anno dovette ei vivere, e perciò fino all estrema vecchiezza. Lo stesso scrittore accenna le onorevoli testimonianze che molti gli hanno renduto, e ci dà un esatto catalogo delle opere che ne abbiamo. Ei si esercitò ugualmente nella poesia italiana che nella latina. Ma nella prima, a dir vero, parmi ch’egli abbia molto di quello stile alquanto duro ed incolto che fu proprio della maggior parte de poeti che vissero sulla fine del secolo xv e su’ principj del seguente. Le poesie latine al contrario sono assai più eleganti. Tra le Lettere inedite d'uomini illustri, delle quali io ho copia, e i cui originali conservansi nel segreto archivio di Guastalla, una ne è del Beazzano a D. Ferrante Gonzaga, scritta da Trevigi a’ 23 di giugno del 1548, in cui raccomandagli un suo nipote, perchè gli dia qualche impiego nella milizia.