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a3oo LIBRO di Lucrezia Lombardi, entrò nello stato ecclesiastico, e quindi a’ 3 ri’ agosto del 1579 fu fatto vescovo di Strongoli, e tra le Lettere del Catena se ne ha una de’ 25 giugno del 1572 (p. 220), dalla qual si raccoglie che sin da quell’anno sarebbe egli stato vescovo, se il papa , che il credette Corso di nazione e non di cognome, non se ne fosse perciò trattenuto. L’Ughelli ne fissa la morte al 1582, ma il soprallodato sig. Colleoni dimostra ch’ei morì poco dopo aver fatto il suo testamento, che fu rogato ai 18 di settembre de! i58o (a). Oltre i Fondamenti del parlar toscano , stampati nel 1549, più altre opere del Corso ci son rimaste , cioè la Sposizione sulle Rime di Vittoria Colonna, il libro Delle private Rappacificazioni , che fu poi da lui stesso tradotto in latino, e di nuovo stampato, ed è stato uno de’ libri in questo genere più pregiati, sinchè i libri di questo genere sono stati pregiati; un Dialogo del Ballo, la Vita di Giberto 111 signorili Correggio, con quella di Veronica Gambara, ed altre cose sulla famiglia di Correggio; una tragedia intitolata la Pantia, e alcune altre opere poetiche, legali e di altre materie, delle quali ci dà il catalogo il sig. Colleoni. Il Dolce ancora, che ad ogni argomento volle metter la mano, non lasciò questo intatto; ma , se crediamo al Muzio, ne ebbe assai poco (fl) 11 Corso mori certamente nel settembre del i5Ko, come si è dimostrato nella Biblioteca modenese (t. 2, p. 16, ec.; 1. 4, p. 68, ec.) ove della vita e delle opere di es>o si sono date assai più copiose notizie.