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2286 LIBRO pose in viaggio. Ma scoperto e arrestato nella valle d’Aosta, dopo essere stato due mesi prigione in una fortezza, ne fu liberato, e inviato al monastero di S. Benigno, perchè ivi fosse meglio istruito ne’ dogmi della cattolica Fede. Ma egli non seppe spogliarsi degli errori de’ quali si era imbevuto; e fuggitone qualche tempo appresso, dopo aver lungamente viaggiato per diverse città d’Italia, fermossi in Milano, ove alcuni anni trattennesi studiando e insegnando, e ivi prese per moglie Maddalena Bianca Isacchi fanciulla di nobil famiglia, colla quale passò poscia a Casale di Monferrato, e indi, avendo udito che di ventitré tra fratelli e sorelle una sorella sola gli era rimasta, tornò in Piemonte. Ma ivi avendo egli scoperte le ree sue opinioni, fu di nuovo arrestato in Torino, e chiuso in prigione. L’accorgimento con cui seppe deludere il suo guardiano, gli aprì la via allo scampo in quella piacevol maniera che fu da lui descritta nel suo dialogo intitolato Probus. Ritirossi allora a Sale nel territorio di Pavia, donde fu a questa città chiamato all1 impiego di professore. In fatti nell’Elenco degli Atti di quella università troviamo a’ 9 di ottobre del 1538 accennato questo documento: Literae Civitatis Illustri D. Senatus Prasidi, ut ponatur in rotulo D. Secundus Curionus Lector (p. 54)• Ma scopertosi presto chi egli fosse, sarebbe stato arrestato, se gli scolari vegliandone alla difesa, non l’avessero per ben tre anni fatto sicuro. Finalmente le istanze del papa presso il Senato di Milano consigliarono il Curione a fuggirsene, e ritiratosi prima a Venezia, c di là a Ferrara,