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2 I aG LIBRO quell’orazione die abbiamo alle stampe, nella quale, benchè egli non si dichiari apertamente favorevole all’eresia, parla però in modo, che ben si conosce come egli pensi. Ciò non ostante , fu allora assoluto; ma forse il sospetto contro di lui conceputo, fu cagione ch’ei non potesse ottenere, come bramava, una pubblica cattedra , benchè ei ne rigetti la colpa sopra un tal Marco Blaterone suo rivale. Nel 1546 fu chiamato a Lucca professor d’eloquenza, nel qual impiego durò il Paleario per alcuni anni, e nove orazioni vi recitò, che vanno tra le altre sue opere. Tutti gli scrittori della Vita dei Paleario affermano che cinque anni soli ei fermossi in Lucca. Ma se egli vi fu chiamato nel 1546, come par certo, e se non passò a Milano che nel 1555, come è certissimo, o convien prolungare il tempo di questo impiego , o convien trovare ove negli altri quattro anni egli si trattenesse. Il Castelvetro, nelle Memorie poc’anzi citate, racconta che Antonio Bendinelli fu chiamato da’ Lucchesi a leggere a Lucca pubblicamente con gran premio a pruova di Antonio dalla Paglia, che si faceva chiamare Aonio Paleario , il quale per l’avversario valente si partì da Lucca, e andò a leggere a Milano. Checchè sia di ciò, il Paleario, chiamato a Milano per succedere nella cattedra d’eloquenza al Maioragio, morto neli555, fu ivi accolto con grand’onore. Benchè ei talvolta si dolga e meni lamenti che il frutto non sia uguale alle sue fatiche, in una sua lettera però, scritta dieci anni appresso al Senato di Milano, confessa che molti e singolari vantaggi \