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TERZO! 88t) probità e la compassione. Ei biasima ancora l uso del prologo e la divisione in atti e in iscene. Nel che però è degno d’ osservazione che il Mureto medesimo, avendo composta in latino una tragedia intitolata Julius Caesar, che abbiamo tra le Poesie di questo elegante scrittore, benchè fosse nimico di tal divisione, la divise nondimeno in atti, e vi indicò ancora la division delle scene. Di questa controversia si è già altrove trattato (t 6, par. 3, p. 813). Melchiorre, che visse fino al 1634, ne scrisse e ne divulgò quattro (V. Quadrio, l. c. p. 76). Quattro parimente ne abbiamo di Antonio Cavallerino modenese, stampate in Modena nel i.ri8a e nel 1583, le quali son forse degne di maggior fama, che comunemente non hanno, e il Telesfonte principalmente, in cui egli prima di tutti trattò non infelicemente quell argomento medesimo che fu poscia trattato ancor nel Cre sfonte, pubblicato Panno i588 da Giambattista Liviera (n), nella Merope del conte. Pomponio Torelli, di cui diremo tra poco, e dopo più altri scrittori con felicità e con gloria troppo superiore a tutti dal marchese. Maffei nella immortal sua Merope. Anzi più altre aveane egli (a) Il Crvxfonte, tragedia del Liviera, ha ipicsto particolar pregio, ch‘ei la scrisse, condri medesimo afferma nella lettera dedicatoria, in età di diciotto anni, e la pubblicò mentre contavane ventitré nel 15K8 Della contesa che per essa ebbe a sostenere con Fausto.Sommo, e di alice opere da lui composte, veglisi il padre Angiolgabriello da ¿inula Maria (Scria, vicrnt. t. 5, p. 206, ec.).