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TERZO 1879 rigorosa imitazione delle maniere greche, le quali nè a’ nostri tempi, nè alla nostra lingua non ben si confanno. LV. Se di tutte le tragedie italiane che in questo secolo furono divulgate, dovessi qui far menzione, mi converrebbe formarne un lungo e noioso catalogo, e copiare ciò che ne ha già scritto il Quadrio, e aggiugner solo che poco onore da esse venne all italiano teatro, e che quasi tutte sono ora dimenticate. Basti dunque il parlar 'solo di alcune più celebri. Nove ne pubblicò Gi amba ti sta Cinzio Giraldi, che per esse singolarmente ottenne gran nome. Fra tutte la più celebre fu YOrbacche, la quale è ancora in concetto di una tra le migliori che in (quel secolo si vedessero. Ella fu la prima volta rappresentata in casa dell’autore, innanzi al duca Ercole II, fanno an.1541, e ciò per opera, dice lo stesso Giraldi (Romanzi, p. 277), di M. Girolamo Maria Con fugo, non perdonando nè a spesa nè a fatica, perchè ella havesse quella grandezza et quella maestà, che alla qualità della favola era convenevole. Con qual applauso foss'ella accolta, e qual impressione facesse nell animo degli uditori, lo narra il Giraldi stesso dicendo (ivi, p. 210): Et che la finita favola habbia questa forza, l esperienza l’ ha mostrato ne la mia Orbecche (quale ella si sia), tutte queste volte, ch ella si è rappresentata, che non pure le persone nuove... ma quelle, che ogni volta vi erano venute, non poteano contenere i singozzi ed i pianti. Et voi tra gli altri lo vi sapete, M. Giulio (parla con Giulio Ponzio Ponzoni, attore famoso, che morì poi iu clà