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1872 LIBRO e recitarne diversi squarci, cercando di averne dagli ascoltatori lodi ed applausi. Ma a me non sembra probabile un tal racconto; perciocchè non veggo come questi tre personaggi potessero al tempo medesimo trovarsi nel medesimo luogo; poichè se il Trissino e il Rucellai erano insieme in Roma a tempi di Leon X, par difficile che vi fosse ancora il Martelli, che allora era tuttora fanciullo. LUI. Dopo queste prime tragedie passaron più anni senza che altre ne vedesse fItalia, che lor si potessero paragonare *, perciocché non son degne di andar loro del paro la Discordia dAmore di Marco Guazzo, l Orazia di Pietro Aretino e la Tragedia senza titolo di Giuseppe Baroncini da Lucca rammentate dal Quadrio. VAntigone deU’Alamanni non è loro inferiore; anzi le supera per avventura nell eleganza e nella gravità dello stile; ma ella è traduzione dell Antigone di Sofocle, anzi che nuova tragedia. Della Tullia di Lodovico Martelli, ch è tra le migliori di questo secolo, e sol ne è ripreso il troppo scellerato protagonista, si è già detto in addietro parlando delle Rime di questo colto poeta. Dietro ad esse venne la Canace di Sperone Speroni, tragedia celebre e pe’ molti pregi di cui è adorna, e per le controversie a cui diede occasione, e pel nome del celebre autore. La Vita di esso è stata già con somma esattezza descritta dal sig. Marco Forcellini, e va innanzi al quinto ed ultimo tomo della bella edizione dell’Opere dello Speroni, fatta in Venezia nell’ anno 1740 Noi ne trarremo solo le più importanti notizie,