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TERZO I835 indica segnali nella sua copia; ma ben vi trovo cambiate le carte ch’ ei vide cambiate nella copia del sig. Giuseppe Farsetti. Osserva però a ragione il medesimo Zeno che se il Trissino fece tai cambiamenti per rispetto alla Religione, assai più cose avrebbe dovuto toglierne, e singolarmente il pessimo e scellerato carattere ch’egli forma nel libro stesso del santo pontefice Silverio. Nella stessa prima edizione veggiamo usate le nuove lettere che il Trissino volle introdurre nella lingua italiana, e le quali diedero a lui occasione di scriver parecchi libri. de’ quali sarà d altro luogo il ragionare. Assai maggior applauso ebbe la Sofonisba tragedia del Trissino, di cui, come pure di una commedia da lui composta, diremo più sotto. Delle altre opere di questo illustre scrittore, altre pubblicate, altre inedite, io non farò distinta menzione, rimettendo chi legge a’ due suddetti scrittori, ai’ quali aggiugnerò solo che alcune Rime e due Lettere latine ne han pubblicate di fresco il ch. sig. Pierantonio Grevena (Catal. raison. t. 4, p 254, ec.). XLV. Gli altri poemi eroici che nel corso di questo secolo furon dati alla luce, non avendo nè il pregio della novità che fece ricevere con applauso quello del Trissino, nè quello della eccellenza che rendette sì celebre (quello del Tasso, di cui ora diremo, non ebbero comunemente che breve vita. Io lascio dunque di farne distinta menzione, restringendomi a dir in breve di tre soli ch’ ebber sorte alquanto migliore. Il primo è l’Avarchi de dell’Alamanni, di cui però si è già parlato abbastanza. L altro è