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TERZO l82I clic non Ita credulo il signor Barolli; poiché altrimenti non si può facilmente spiegare come nascesse l antica benevolenza dell’Ariosto verso Leone e la famiglia tutta dei’ Medici. Anche il celebre Alberto Pio signor di Carpi amò assai PAriosto, c par che questi stesse con lui qualche tempo, se è vero ciò che raccontano a provar l’astrazione a cui era il poeta soggetto) cioè che uscito una mattina da Carpi in pianelle per far passeggio, si avanzasse passo passo tant’oltre, che giugnesse senza avvedersene fino a mezza strada di Ferrara, e che continuasse poscia, così com'era, il cammino fino alla patria. Se crediamo a un documento citato nella recente Vita di Veronica Gambara, da noi rammentata in questo capo medesimo, il marchese del Vasto trovandosi agli 8 di ottobre dell'anno 1531 in Correggio, ov era pur l'Ariosto, gli assegnò un’annua pensione di 100 ducati d’oro da conseguirsi sopra le rendite di un castello sul Cremonese (Vita di Ver. Gambara, innanzi alle Rime di essa, p. 67) (*). Onore (*) L’atto autentico con cui il marchese del Vasto fece all’Ariosto il donativo qui accennato, non agli 8, ma a’ 18 di ottobre del 1531, conservasi originale nell’archivio della città di Correggio, e avendomene gentilmente trasmessa copia l" eruditissimo sig. dott Michele Antonioli, piacemi di riferirlo qui in parte: In Christi nomine: Amen. Anno a Nativitate ejusdem millesimo quingentesimo trigesimo primo Indictione quarta die decimo octavo mensis Octobris, Cum deceat Principes magnos, ac claros exercituum Imperatores, erga Viros excellentes do etrina, et presertim Poetas, fore liberales et munificos, qui semper militie.preconium fecere; igitur coram me Notario et testibus infrascriplis Tiiiaboschi, Voi. XII. 42*