Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/637

TERZO *789 signor Pietro Pellegrini Trieste gentiluomo di Asolo, a cui ancora abbiamo la lettera da esso scritta per rendergliene grazie (Zeno, lettere t. 3: p. 408). Della scuola dallo Scandianese tenuta in Modena e in Reggio io non ho altra notizia; ma di quella tenuta in Carpi, oltre che fa egli stesso menzione nella dedica della traduzione della Sfera di Proclo, nell’archivio di quella Comunità si conservano i documenti della condotta di esso fatta, che mi sono stati gentilmente comunicati dal sig. avvocato Eustachio Cabassi da me altre volte lodato. Da essi raccogliesi che lo Scandianese abitava già in Carpi nel 1550, quando fu scelto a pubblico maestro di scuola, e che in quell’impiego durò fino a’ 12 di luglio del 1555, in cui avendo egli chiesto il suo congedo, gli fu dato a successore Gasparo Puzzuolo. Di questi documenti io recherò qui solo il primo: 1550 2 Aug. Intendentes D). Provisores, quod D. Magis ter Petrus de Marsiliis grammaticae preceptor discedere, et recedere intendit et nolle amplius habitare in hac terra nostra Carpi, et ne terra renianeat si ne preceptore, unanimiter et ne mine discrepante conduxerunt et elegerunt in preceptorem et per preceptorem publicum D. Ioannem de Scandiano habitator. Carpi, per unum annum proxime futurum incipiendo in Kal. Augusti presentis anni cum salariis et emolumentis consuetis, dummodo habeat repetitorem, et domum congruam, et pro ut precessori suo factum fuit, imposueruntque Domini Provisores sibi fieri lit~ feras patentes in forma. et predicta omnia, ec. In Carpi ei dovette comporre il suo poema della