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TERZO 1783 cardinal Giulio de’ Medici nel i533, il pose a gran pericolo della vita, ed ei dovette salvarsi fuggendo prima in Urbino, poi in Venezia. L’elezione di quel cardinale in pontefice col nome di Clemente VII gli fece credere non ben sicuro il suo asilo; e mentre fugge di nuovo, fermato in Brescia e incarcerato, a grande stento colla mediazione del senator Carlo Cappello ottenne di essere trafugato. Andò dunque errando per alcuni anni, e visse or in Francia, or in Genova fino al 1527, quando abbattuto in Firenze il partito de’ Medici, ei fu colà richiamato. Io non seguirò l Alamanni nel maneggio de’ gravi affari che per la libertà della patria sostenne, nelle ambasciate che gli furono affidate, ne' viaggi che perciò intraprese fino al 1530, nel qual anno caduta finalmente Firenze in mano de’ Medici, l’Alamanni fu per tre anni confinato in Provenza, e poscia ancora dichiarato ribelle. Ritirossi allora in Francia, ove dal re Francesco I fu con diversi impieghi e col collare dell Ordine di S. Michele onorato, e dalla reina Caterina de’ Medici nel 1533 nominato suo maestro di casa. Tra’l 1537 e’l 1540 fu in Italia or in Roma, ora in Napoli, ora in altre città, e stette per qualche tempo al servigio del cardinal Ippolito di Este il giovine, senza però lasciare quello del re Francesco, con cui era unitissimo quel cardinale. Tornato in Francia nel 1540, fu quattro anni appresso inviato dal re suo ambasciadore all’imperador Carlo V; e celebre è il fatto che allor gli avvenne, quando l Alamanni in una pubblica udienza, facendo grandi elogi di Carlo, e