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17S2 LIBRO Libr. Nani, p. i3y). Abbiamo la Scaccheide in ottava rima di Gregorio Ducei» bresciano, stampata in Vicenza nel i586, clic non è una semplice traduzione del Vida, ma è cosa svolta e trattata assai più lungamente. Più felice sorte ebbe l'agricoltura, che in Luigi Alamanni trovò un poeta il quale imitando felicemente Esiodo e Virgilio, rendette quell'arte sì cara alle Muse italiane, quanto il fu già alle greche e alle latine. L'articolo che intorno ad esso ci ha dato il conte Mazzucchelli (Scritt, it. t. 1, par 1, p. a44)» |)llù far le veci di qualunque più esatta V ita, e io godo di poter profittare delle ricerche da esso fatte per non allungarmi tropp’ oltre in que' punti della storia civil di Firenze che hanno relazion colla Vita dell’Alamanni. Da Piero di Francesco Alamanni e da Ginevra Paganelli nacque Luigi in Firenze a’ 28 di ottobre del i4<)5. Le istruzioni di Francesco Cattani da Diacceto, ch’ egli ebbe a maestro, e l’amicizia da lui presto contratta co’ dotti che formavan la celebre Accademia platonica, la quale allora si raccoglieva negli orti di Bernardo Rucellai, il fecero avanzare sì felicemente nello studio della letteratura, che divenne tra poco l’oggetto della comun maraviglia. Nella lingua greca è probabile che avesse a maestro Eufrosino Bonino fiorentino, che a lui, giovane allora di ventunanni, dedicò la sua Gramatica greca, stampata in Firenze nel 1516, e intitolata Enchiridion Gramatices, opera accennata dal conte Mazzucchelli nel parlare dell’Alamanni, ma dimenticata nell’articolo del Bonino. Una congiura ila lui c da più altri ordita contro il