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TERZO 1773 faranno a proposito per l Istoria di Guastalla, che mi piace si accosti al fine. Ma essa o non venne mai veramente al suo termine, o si è smarrita (a). Nell’aprile dell’an 1592 ei chiese ed ottenne da D. Ferrante di rinunciar quella chiesa, e propose per suo successore Annibal Ghiselli, e la cosa pareva allora conchiusa. Ma convien dire che poscia tornasse in nulla; perciocchè veggiamo bensì ch’ei fu per qualche tempo in Urbino, ma che nel 1593 era tornato alla sua chiesa. Verso la line del ei fece un altro viaggio ad Urbino con intenzione d'innoltrarsi fino a Roma al principio dell’ anno seguente; ma qualche lite domestica lo costrinse a trattenersi ivi più lungo tempo, come ci mostra una lettera da lui scritta a D. Ferrante da Urbino a’ 34 • ili gennaio del i5t)5. Pare che allora facesse ritorno a Guastalla, poichè da altre lettere da lui scritte al duca e alla duchessa raccogliesi che nell’agosto del 1596 era da Guastalla tornato ad Urbino, e che nel novembre dell’ anno stesso ei giunse a Roma. Il Cardinal di S. Giorgio Cinzio Aldobrandini cercò di allettare al suo servigio il Baldi, e questi ne accettò gl’inviti, (a) La Storia di Guastalla non si è smanila, ma conservasi ins., come altrove si c dello. Alcune altre cose debbonsi qui correggere sulla scorta de’ monumenti intorno ai Baldi veduti e pubblicati dal I*. A ilo. La rinuncia della sua chiesa, da lui progettala nel i5<)a, nou ebbe effetto, perchè 1). Ferrante non volle concedergli che sulla badia si riservasse uu’ annua pensione. Nel 159*) tornò veramente a Guastalla, e ue partì nuovamente uel i:>qG, come si è detto.