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I762 LIBRO cui hanno scritta la \ ila il P. Niceron assai superficialmente (Mém. (des Homm. ill t. 33, p. 397), e assai più esattamente il signor Domenico Maria Manni (Veglie piacev, t 1, p. 57). Da Bastiano dei’ Giovannini da Firenzuola e da Lucrezia figlia di Alessandro Bracci nacque Agnolo in Firenze nel 1493 a 28 di settembre. Siena e Perugia furono le città nelle quali coltivò gli studi, in modo però, che forse più che agli studi attese ai piaceri; al che dovette non poco concorrere l amicizia che nella seconda città egli strinse con Pietro Aretino, con cui poi ancora trovossi a Roma; e amendue nelle vicendevoli loro Lettere si ricordano gli scherzi fra quali passavano il giorno (Aret. Lett. l. 2, p. 239,* Lettere all Aret. t. 2, p. 215). Tutti gli scrittori della Vita del Firenzuola affermano ch’ei vestì l'abito di monaco vallombrosano, e che in quell ordine ottenne ragguardevoli onori, cioè la badia di S. Maria di Spoleti, e quella di S. Salvador di Vaiano. Io non ardisco di oppormi alle loro testimonianze; ma confesso che me ne nasce non leggier dubbio. La vita del Firenzuola fu di un tenore troppo lontano da quello che a un monaco si conviene. Non si ha memoria alcuna del tempo in cui entrasse nell Ordine, e in cui vi facesse la professione. Non si trova ch ei mai soggiornasse in alcun monastero. Niuno, ch io sappia, degli scrittori di que tempi afferma tal cosa. Il solo argomento che si può recare a provarlo, si è l'aver egli possedute alcune badie di quell'Ordine. Ma non poteva egli goderle come amministratore,