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TERZO 1755 dal conte Mazzucchelli che lia diligentemente raccolte le notizie di questo illustre scrittore (Scritt. ital. t. 2, par. 2, p. 872). Ei fu ascritto all’Accademia degli Elevati in Ferrara, e a quella de’ Pellegrini in Venezia, ov egli visse più anni in servigio de’ duchi di Ferrara,• e ove ancora finì di vivere a’ 6 di novembre del 1573. In ogni genere di poesia italiana ei fu molto felice, nè trascurò ancor la latina, come raccogliesi dal catalogo che delle opere di Ercole ci ha dato il mentovato scrittor, le quali tutte insieme furon di nuovo pubblicate in Parigi nel 1719. Sopra tutto però ne sono in molto pregio alcune commedie, delle quali diremo altrove, e le sei satire, le quali per comun consentimento dopo quelle dell'Ariosto son le migliori. Le une e le altre perciò furono insieme raccolte dal Sansovino, e pubblicate in Venezia nel 1563. Ad esse si aggiungon quelle di Luigi Alamanni, il quale però assai più che per esse ottenne gran nome per la sua Coltivazione, di cui più sotto ragioneremo, quelle di Pietro Nelli sanese, che aveale pubblicate dapprima sotto il nome di Andrea da Bergamo, intitolandole Satire alla Carlona, e che potrebbon esser proposte come un ottimo modello di stil satirico, se la troppa licenza e il poco rispetto alla Religione, con cui sono scritte, non le rendesse anzi degne di biasimo •, e quelle del Vinciguerra poc’anzi accennate. Ad esse volle il Sansovino unirne alcune altre sue, ed altre di Lodovico Dolce, di Girolamo de’ Domini, di Girolamo Fenaruolo, di Antonio Pace, di Giannandrea dell’Anguillara, la maggior parte però delle quali