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1753 LIBRO intenzion del Gruntero di ricondurla seco alla patria. E ciò avvenne nell*ai anno medesimo 1548, in cui quel dialogo fu tenuto, come dalle lettere stesse pruova il P. Niceron. Insiem con essa partì da Ferrara Emilio di lei fratello. Il Borsetti ha voluto correggere il de Thou e il Teissier, affermando (l. c. p. 168) che non il fratello di Olimpia, ma Emilio Porto figliuol di Francesco fu il compagno di essa in quel viaggio. Ma l’iscrizion sepolcrale di Olimpia parla chiaramente di Emilio di lei fratello. Appena fu ella giunta in Allemagna, che si vide esposta alle più dolorose sventure. Costretta a fuggir col marito da Schweinfurt invasa dalle truppe nimiche, spogliata quasi del tutto, raminga ed errante nel tempo stesso ch’ era travagliata da una cocente febbre, si vide per lungo tempo priva di ogni soccorso, ed esposta continuamente a pericolo della vita. Queste sì dolorose vicende ne sconcertaron talmente la sanità, che troppo tardi giunse il sollievo che ad essa cercò di dare l Elettor Palatino. Questi invitò il Gruntero insieme ed Olimpia alla sua università di Heidelberga a tenervi scuola il primo di medicina, la seconda di lingua greca (V. 1Sci teli ioni. I. cit.). Ma Olimpia l anno seguente, oppressa da sofferti disastri, in età di soli ventinovi anni, a 26 di ottobre finì di vivere, seguita non molto appresso dal marito e dal fratello, che insiem con lei furono onorevolmente sepolti nella chiesa di S^Pietro della detta città coll’iscrizione riferita dal P. Niceron. Celio Secondo Curione, che avea avuta gran parte nel sovvertirla, ne raccolse le Opere,