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TERZO 1741 soldo ragionano, i Musici cantano, gli Architetti e i Pittori disegnano, i Filosofi delle cose naturali questionano, et i Poeti le loro et altrui composizioni recitano (t. 1, nov. 21, pref.), e altrove ancora rammenta le Poesie volgari e latine ch’ ella andava felicemente scrivendo (ivi, nov. 20, pref.; t nov. 18, pref). Di questa però non trovo che esista cosa alcuna stampata. Non così della Scarampa, di cui si hanno alcune Rime accennate dal Quadrio (t. 2, p. 282; t. 7, p. 74), il quale per errore la fa mantovana. L’Argelati afferma ch'ella fu milanese (Bibl. Script, mediol. t. 2, pars 2, p. 1301), e figlia di Scarampo Scarampi senatore di Milano, e milanese ancora la dice il Sannazzaro in un epigramma in onor di essa composto (Epigr. l. 2, epigr. 53), ed è probabil perciò, ch’ ella fosse orionda da Asti, ma nata in Milano. Amendue queste dame furon ancor lodate co’ suoi Epigrammi da Giulio Cesare Scaligero (Carm, t. 1, p. 368, 379). Della Gallerana fa un cenno ancora Ortensio Landi, e insiem con essa ci dà un catalogo di altre donne erudite che a’ suoi tempi viveano: Dotte mi son parute la Marchesana della Padulla, la Contessa Livia Borromea, la Signora Violante Sanseverini figlia del Duca di Sora, la Gallerana di Cremona, Donna Ortensia Claria, la figlia del Cavaliere Albano maritata in Brescia (cioè Lucia Albani bergamasca moglie del cavalier Faustino Avogadro), Madama Penelope dalle Arme, Don. Isabella Gonzaga, et Don. Lucrezia similmente Gonzaga da Gazzuolo, con una nipote figlia del