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TF.UZO *73») de Voyage, t. 2, p. 8). Maria Spinola dama genovese, alcune Rime di cui si accennan dal Quadrio (t. 2, p. 359), è altamente lodata da Pietro Aretino in una sua lettera del 1540, e paragonata a Veronica Gambara e alla marchesa di Pescara (Aret Lett. l. 2, p. 128). Di alcune altre coltissime dame che fiorivano ne’ primi anni del secolo, fa menzione il Bandello. La prima delle sue Novelle vien da lui dedicata a Ippolita Sforza Bentivoglio, moglie di Alessandro Bentivoglio; e dopo aver detto di aver udita quella novella da M. Lodovico Alamanni, mentr era in Milano in casa d’Ippolita, così prosiegue: Essendo voi tra le rarissime donne del nostro secolo la più di vertù, di costumi, di cortesia, e d honestà rara, e di buone lettere Latine e volgari ornata, che a la vostra divina bellezza maggior grazia accrescono, io nondimeno me ne tengo sempre da più (cioè di esserle caro) conoscendo l acutezza del vostro ingegno, la erudizione, la dottrina, e tante altre vostre singolari eccellentissime doti. Quindi loda il giudizio ch’ ella dà prontamente de versi latini che le vengon porV lati*, dice di averla udita disputare più volte col nostro eruditissimo M. Girolamo Cittadino, che in casa con honorato salario appo voi tenete, sopra alcuni passi di poeti e di storici, i quali ella con somma attenzione andava esaminando ", e ricorda un giorno in cui il dotto D> attore e Poeta soavissimo M Niccolò Amanio venne a trovarla, e furon letti due sonetti, uno della signora Cecilia Bergamina, contessa di S. Giovanni in Croce, l’ altro della signora